L’importanza di investire nella formazione degli occupati
La Regione Marche, con l’Avviso “PROCEDURA JUST IN TIME” POR FSE 2014-2020, Asse l, Priorità 8.5, ha puntato allo sviluppo di azioni di formazione continua a favore di occupati per la riqualificazione professionale, mediante l’attuazione di misure finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo esistente comprese nei Piani di Riconversione e Riqualificazione industriale della Valle del Tronto Piceno e del distretto delle Pelli-Calzature del Fermano Maceratese.
In risposta a questo Avviso, Smarteam ha progettato e realizzato il corso formativo “Progettazione di interventi formativi” – Siform n. 1085094 a favore di n. 8 soggetti occupati (responsabili, risorse umane e amministratori) in aziende ricadenti nell’area di crisi della Valle del Tronto Piceno.
L’approfondimento dei moduli formativi professionalizzanti, mediante test di verifica ed esercitazioni, studi di casi e attività di tutoring per un miglior apprendimento della classe, hanno riguardato le seguenti tematiche:
- caratteristiche e tipologie dei programmi UE (panoramica sui Programmi a gestione diretta della Commissione europea e Agenzie Nazionali; approfondimenti su alcuni dei programmi principali (Horizon Europe, Erasmus+, Europa Creativa, Europa per i cittadini, ecc., il Bilancio dell’Unione europea e la programmazione pluriennale, le politiche interne ed esterne dell’Unione europea, le linee di bilancio disponibili nei diversi settori, ecc.);
- lingua inglese e terminologia specifica per la progettazione europea;
- il ciclo del progetto e sue caratteristiche tecniche;
- teoria e tecnica di budgeting;
- normativa internazionale, nazionale e regionale in materia di istruzione, educazione e formazione;
- caratteristiche, tipologie e criticità dei soggetti in condizioni di svantaggio;
- normativa e procedure per la costituzione di partenariati nazionali ed internazionali;
- principali tecniche e funzioni degli strumenti tecnologici utilizzati per la realizzazione di reportistica.
Al termine del percorso formativo di n. 100 ore, comprensivo di esami finali, sono risultati idonei 8 allievi che riceveranno l’attestato di Qualifica professionale corrispondente all’UC n. 937 “Progettazione Interventi Formativi” (Attività del Profilo professionale Tecnico della Progettazione formativa del Repertorio Profili professionali della Regione Marche).
Gli allievi al termine del corso hanno espresso un alto gradimento su contenuti, materiale didattico approfondito e professionalità del personale docente e non docente qualificato, e riconosciuto il valore delle competenze professionali acquisite.
Le competenze acquisite saranno spendibili all’interno della propria azienda sia per sviluppare proposte progettuali per la realizzazione di interventi formativi, che per riuscire a districarsi sulla molteplicità degli strumenti finanziari messi a disposizione dalla UE nei diversi settori di intervento e gestire la complessità delle procedure di accesso ai programmi europei a gestione diretta e concorrente.
Formazione qualificata e mondo del lavoro
L’urgenza di investire su competenze e formazione è confermata dai dati rilevati dall’indagine statistica condotta dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).
Un italiano su due ha competenze obsolete, solo il 25% fa formazione. Quasi 13 milioni di italiani con un titolo equivalente alla terza media, uno su due del totale dei 25-64enni (intorno ai 33 milioni di individui) “è potenzialmente bisognoso di riqualificazione” per via di competenze “obsolete”, o che a breve lo diventeranno, a causa dell’innovazione e del cambiamento tecnologico in atto nel mondo del lavoro, oppure perché, nonostante la laurea, possiedono scarse capacità digitali, di alfabetizzazione e di calcolo.
In Italia, infatti, nonostante qualche progresso negli ultimi anni, la quota di adulti che partecipa ad attività di istruzione e di formazione è tra le più basse a livello internazionale: ci si attesta a un modestissimo 24% contro il 52% della media Ocse (indagini Pilota Piaac – Programme for the International Assessment of Adult Competencies), e riguarda in netta prevalenza gli occupati (81%), che dichiarano di svolgere la formazione essenzialmente per motivi legati al miglioramento della carriera; di seguire corsi fuori dall’orario di lavoro, se si tratta di apprendimenti formali, o all’interno del proprio ufficio, per gli apprendimenti non formali.
Per tutti questi motivi, l’Italia dovrebbe puntare con forza a investire parte delle risorse del Recovery Plan sulla formazione continua. Non solo per affrontare il gap di competenze a sostegno dell’occupazione, ma anche per garantire la modernizzazione della Pubblica Amministrazione, la digitalizzazione dell’economia e il sistema di istruzione scolastica.